“L’handicap non è, e non significa mai, solo bisogno. E’ invocazione di aiuto, ma è anche provocazione agli stili di vita diffusi del mondo contemporaneo, non è solo mancanza o assenza, è soprattutto presenza, dai molti volti, che interpella e convoca forme, talvolta inedite, di prossimità […]. Per questo chiede a tutti di operare perché si creino opportunità e condizioni di vita, per cui l’handicap abbia volto, voce, sguardo e parola: abbia dignità esistenziale” (da “Staffetta 328/00” 6-23 settembre 2004)
Per questo nel territorio afferente ai 18 Comuni della media Val Seriana si sono via via implementati nuovi interventi, in particolare a supporto della domiciliarità, che vanno ad integrare i servizi diurni e semi-residenziali con interventi di sollievo e/o di supporto nell’accudimento quotidiano.
Il quadro che emerge è composito, ma tuttavia non sufficiente a descrivere la rete esistente, ricca di interconnesioni, se non vengono contemporaneamente considerati i percorsi che pongono in relazione i servizi e gli interventi con il disabile e la sua famiglia e la comunità locale di appartenenza.