Quando il minore non riceve dal suo contesto familiare quelle attenzioni capaci di favorirne un’adeguata crescita emotiva ed affettiva, quando non gli sono garantiti il benessere necessario per crescere, il diritto alla tutela, alla cura e alla protezione, si rende necessario attivare un’azione di tutela da parte dell’Ente Locale finalizzata a realizzare interventi di supporto, integrazione, accompagnamento e sostituzione alla famiglia.

Tali interventi si realizzano attraverso l’operato sinergico di una pluralità di soggetti (Ente Locale, scuola, forze dell’ordine, magistratura, privato sociale, ecc.) che assumono la tutela del minore quale assunto prioritario del loro operato.

Il Servizio Tutela Minori si occupa quindi di minori in situazioni di disagio e pregiudizio derivanti da situazioni di negligenza, incuria, trascuratezza, maltrattamento fisico e psicologico, abuso, tali da rendere necessaria l’ attivazione di un intervento di tutela anche in collaborazione con l’ Autorità Giudiziaria Minorile.

Nel territorio della Valle Seriana  il Servizio Tutela Minori è gestito in forma associata,  attraverso la Servizi Sociosanitari Valseriana

Nello specifico gli interventi di tutela minori sono realizzati attraverso l’azione congiunta degli operatori sociali della Società unitamente agli psicologi dell’Asst Bergamo Est , sulla scorta di quanto definito dal protocollo d’intesa stipulato tra l’ ASL della provincia di Bergamo e Consiglio di rappresentanza dei Sindaci/Assemblee distrettuali dei Sindaci, approvato nel corso del 2013, (adottato successivamente da ATS e dall’Asst Bergamo Est) che definisce prassi condivise ed integrate tra Ambiti e ASL, relativamente ai minori e alla famiglia, sia per quanto riguarda gli interventi riparativi che per quelli preventivi e promozionali. Il protocollo,  nel confermare la titolarità della tutela minori in capo all’Ente Locale, prevede e definisce le modalità attraverso cui si realizza la presa in carico, secondo i criteri della corresponsabilità sul progetto e della responsabilità operativa delle figure professionali che generalmente si attivano all’interno degli interventi di tutela minori.

Gli interventi realizzati dal Servizio Tutela e svolti in stretto raccordo con l’Autorità Giudiziaria Minorile, con le Ammistrazioni Comunali e con la scuola si sintetizzano in:

  1. interventi di sostegno, vigilanza ed indagine psico-sociale;
  2. interventi di assistenza domiciliare rivolti ai minori;
  3. interventi di affido familiare;
  4. interventi di inserimento in Centro Diurno Minori;
  5. laboratori famiglia
  6. interventi di residenzialità rivolti ai minori;
  7. incontri protetti genitori-figli.

1 - Interventi di sostegno, vigilanza e indagine psicosociale

Sono compresi in questa area:

  • gli interventi psico-socio-educativi finalizzati a sostenere il minore e il suo nucleo familiare e a monitorare e vigilare sull’evolversi della situazione;
  • le indagini psico-sociali volte ad approfondire la situazione del minore e del suo nucleo dal punto di vista psicologico e sociale con l’obiettivo di definire gli interventi più opportuni da attivare (nella maggior parte dei casi vengono esplicate su richiesta dell’autorità giudiziaria minorile o di altro Ente).


Prevalentemente tali interventi sono realizzati a seguito di mandato da parte del Tribunale per i Minorenni o di segnalazione da parte della scuola o di altri servizi del territorio e sono realizzati dall’equipe composta da Assistente Sociale e Psicologo che dopo aver predisposto un piano di lavoro, attraverso colloqui con il minore, con i genitori, somministrazione di test psicologici, visite domiciliari, raccordi con la scuola,  le agenzie del tempo libero, le amministrazioni comunali, i servizi specialistici (Sert, CPS, UONPIA) le forze dell’ordine, tengono monitorata la situazione familiare sia attraverso un’azione di vigilanza che attraverso la realizzazione di interventi di sostegno all’espletamento del ruolo genitoriale.

2 - Interventi di assistenza domiciliare rivolti ai minori

Il servizio di educativa domiciliare rivolto ai minori (SED) consiste in un intervento attivato presso il domicilio del minore per offrire accompagnamento educativo allo stesso e sostenere la famiglia nello svolgimento delle sue funzioni genitoriali.  E’ un intervento che racchiude in sé finalità sia promozionali che riparative, spendibile sempre di più in una logica di rete che prevede la collaborazione con gli altri soggetti sociali, scolastici, aggregativi del territorio. Si realizza attraverso  la presenza di un educatore professionale al domicilio, mediamente per 4-6  ore settimanali

Al classico intervento di SED è stata affiancata la possibilità di attivare un intervento di  tutoring educativo finalizzato ad un accompagnamento  educativo del minore o del genitore, per un breve periodo, finalizzato a realizzare uno specifico progetto (rientro in famiglia, accompagnamento verso una famiglia di appoggio o affidataria, ecc.).

3 - Interventi di affido familiare

L’affido familiare si realizza attraverso l’inserimento temporaneo di un bambino all’interno di un’altra famiglia che gli offre le cure e gli affetti necessari alla sua crescita, senza interrompere il legame esistente tra il bambino e la sua famiglia di origine.

L’affido può essere etero-familiare (altre famiglie), a rete (altre famiglie afferenti ad una rete di solidarietà familiare) o a parenti.

Per la realizzazione dell’intervento di affido familiare il Servizio Affidi promuove una cultura dell’accoglienza, individua, prepara e forma famiglie che si rendono disponibili ad accogliere minori presso di sé, sostenendole anche con il gruppo di auto-mutuo aiuto.

 


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4 - Interventi di inserimento in centro diurno minori

L’intervento di Centro Diurno si realizza attraverso l’inserimento di un bambino all’interno di uno spazio diurno con caratteristiche di tipo familiare nel quale vengono proposti interventi educativi personalizzati finalizzati al sostegno delle autonomie, delle capacità e delle competenze socio-educative.

Sul territorio della Valle Seriana sono presenti due Centri Diurni:

  • il Centro Diurno “Il Cortile di Ozanam”, gestito dall’Associazione “Il Cortile di Ozanam”, con sede a Nembro in via Bilabini n. 29;
  • il Centro Diurno “L’albero”, gestito dalla cooperativa “Il Cantiere”, con sede a Vertova in via Leone XXIII,38.

 

Allegati:
Regolamento


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5 - Laboratori famiglia

I laboratori famiglia sono una proposta pedagogica rivolta a gruppi di famiglie individuati dagli operatori del Servizio Tutela Minori che hanno luogo con cadenza mensile, condotti da operatori pedagogici e/o psicologici. Sono uno strumento di lavoro innovativo che offre alle famiglie in difficoltà la possibilità di vivere la  condivisione, di chiedere aiuto, di individuare forme nuove di supporto orientate  al recupero  delle  loro competenze genitoriali.

I laboratori famiglia sono realizzati  dalle due realtà del privato sociale e associazionismo, cooperativa “Il Cantiere” ed associazione “Il cortile di Ozanam”, che concorrono in stretto raccordo con il  Servizio Minori e Famiglia alla realizzazione degli interventi rivolti ai minori del territorio.

Pertanto nel corso dell’anno sono attivati mediamente 2/3 laboratori rivolti alle famiglie del territorio.

6 - Interventi di residenzialità rivolti a minori e a mamme con bambino

L’inserimento di un minore in Comunità Alloggio  si realizza al verificarsi di gravi situazioni di pregiudizio derivanti da   episodi di maltrattamento, abuso, grave incuria, trascuratezza, allo scopo di offrire al minore un ambiente qualificato nel quale ricevere cura, sostegno e protezione, a fronte di un contesto familiare carente e trascurante. Il provvedimento di allontanamento è disposto dall’Autorità Giudiziaria Minorile o, in casi molto particolari determinati da grave urgenza, a seguito di un provvedimento  assunto dal Sindaco.

Gli interventi di collocamento in comunità riguardano anche nuclei composti da madre e bambino/i e si realizzano al fine di garantire un intervento di protezione, al verificarsi di situazioni di accesa conflittualità all’interno del nucleo famigliare,  e/o osservativo e di accompagnamento educativo della relazione madre-bambino.

Con particolare riguardo a queste ultime situazioni nel nostro Ambito territoriale alcune realtà,  afferenti al privato sociale e all’associazionismo,  si sono organizzate e strutturate, partendo da diverse motivazioni e/o finalità, mettendo a disposizione locali e/o appartamenti nei quali realizzare, a seconda del bisogno, progetti di accoglienza in pronto intervento e/o di autonomia, soprattutto rivolti a donne con bambini. I livelli educativi ed assistenziali offerti sono diversificati a seconda dei bisogni e dei progetti che vengono realizzati.

Nel territorio dell’ambito Valle Seriana sono presenti:  una Comunità educativa (La Tenda afferente all’associazione A.I.P.A Associazione insieme parola ed accoglienza) e n.2 alloggi per l’autonomia rivolti a mamme con bambino ed n.1 esperienza di alloggi collocati dentro una progettualità di vicinato solidale.

7 - Incontri protetti genitori figli

Sono comprese in questa tipologia di intervento tutte quelle attività finalizzate a mantenere o ricostruire la relazione tra figli e genitori in presenza di collocamento in affido o comunità di minori o a seguito di separazione o divorzio conflittuale.

Gli incontri protetti e le visite facilitanti si riferiscono ad una modalità di attuazione del contatto tra genitore e figlio nella quale è prevista una terza persona, generalmente un operatore dell’area psico-socio-educativa che assume una funzione di vigilanza e/o di sostegno. Tale intervento si realizza all’interno di un luogo definito e preposto a questo tipo di funzione.