Descrizione Procedimento

Nel 2010 l’indagine annuale del MIUR in merito alla presenza di alunni di origine straniera nella scuola italiana ha recensito ben 191 nazionalità cui si riferiscono ben 78 lingue. La biografia linguistica di questi alunni non sempre viene approfondita durante i percorsi di accoglienza poiché è idea piuttosto diffusa pensare che mantenere la lingua d’origine sia di intralcio all’apprendimento dell’italiano, nonostante numerosi studi e documenti della commissione europea indichino nel plurilinguismo un’importante risorsa da valorizzare per la formazione delle future generazioni di cittadini. Come ribadisce Abdelilah-Bauer (2008), lo sguardo svalutante della società d’accoglienza rispetto alla lingua madre di un bambino straniero può avere come conseguenza che quest’ultimo si rifiuti di parlare la propria lingua a casa o, al contrario, può trasformarsi in un rifiuto dell’apprendimento della L2, facendo ripiegare l’alunno su di sé e sulla propria famiglia. Al contrario, mettere gli alunni stranieri nella condizione di poter utilizzare la propria lingua madre a scuola può avere delle importanti ricadute sia da un punto di vista didattico che relazionale poiché come recita il libro bianco sull’educazione e formazione (1995) “Il contatto con un’altra lingua non soltanto è compatibile con la padronanza della lingua materna ma la potenzia. Esso sviluppa le capacità e l’agilità intellettuali ed amplia gli orizzonti culturali”. Utilizzare la lingua madre a scuola sia a livello orale, grazie alla presenza dei mediatori linguistico culturali, che a livello scritto, grazie all’utilizzo di materiale di lettura e di studio bilingue, permette all’alunno di abbassare il filtro emotivo che, soprattutto nelle prime fasi di accoglienza, può essere di ostacolo all’apprendimento della lingua italiana nonché all’instaurarsi di nuove relazioni amicali. Abbassare il filtro emotivo significa permettere all’alunno di superare lo stress e talvolta lo choc culturale che la migrazione porta con sé al fine di ritrovare una motivazione per lo studio e per l’apprendimento della lingua del paese di accoglienza. Cercando di tradurre operativamente le linee indicate dagli studi e dai documenti di cui sopra, riportiamo di seguito alcune delle progettualità che, in media Val Seriana, si sta cercando di attivare al fine di valorizzare e promuovere il plurilinguismo:

Valorizzazione della lingua madre nei percorsi di prima accoglienza

La lingua madre come risorsa per l’apprendimento della lingua italiana

Mappatura di libri bilingui presenti nel sistema bibliotecario provinciale e diffusione nelle scuole

Sitografia e bibliografia sul tema del bilinguismo

Mappatura e diffusione nelle scuole di materiale di studio bilingue presente in internet e nell’editoria italiana